E a Ferrara, Città delle Biciclette, perchè no?

Quante volte ci sembra che l’erba del giardino del vicino sia più verde? In questo caso, lo è.

E non è per nulla facile spiegare come mai a Ferrara non si possa immaginare di introdurre il limite generalizzato di 30 km/h se lo fanno tantissime città in tutta Europa, ben più grandi di Ferrara, e con ottimi risultati. I dati dimostrano che le strade a 30 km/h in cui pedoni e ciclisti si mescolano al traffico non solo salvano vite, ma promuovono anche gli spostamenti a piedi e in bicicletta e il passaggio a una mobilità a zero emissioni di carbonio. Ma cosa succede in altri Paesi o città europee?


Spagna.

Da maggio 2021 in tutta la Spagna il limite massimo per le strade a senso unico è di 20 km/h, per quelle con una sola corsia per senso di marcia è di 30 km/h, mentre per quelle a due corsie per senso di marcia è di 50 km/h. In poche parole significa che il 70% delle strade spagnole sarà interessato dalla presenza di Zone 30. Bilbao (350.000 abitanti), da settembre 2020, ha il 100% delle sue strade con il limite di velocità a 30km/h e solo dopo alcune settimane gli incidenti sono quasi dimezzati. Il dato più interessante è che gli spostamenti in bici sono passati da 320.000 del 2018, prima dell’introduzione delle prime Zone 30, a 1.791.000 attuali. Quasi sei volte tanto.

Le zone 30 riducono drasticamente gli incidenti e favoriscono spostamenti a piedi e in bici

Austria.

Graz è stata la prima al mondo, nel 1992, a introdurre il limite di 30 km orari su tutto il territorio comunale e grazie a questa politica urbana i casi di incidenti mortali si sono ridotti del 50% oltre che ad una migliorata viabilità e a una maggiore sicurezza e rispetto per ciclisti e pedoni (sono aumentati gli spostamenti in bici e a piedi).

Francia. In molte città francesi sono state introdotte le Zone 30 con una riduzione della mortalità da incidenti stradali del 70%. Grenoble (160.000 abitanti) è Zona 30 dal 2016, Nantes (320.000 abitanti) è Zona 30 dal 2020, Parigi, Nizza e Montpellier Zone 30 dal 2021.

Finlandia. Negli anni ‘90 Helsinki registra tra i 20 e 30 pedoni uccisi ogni anno. Nel 2010, grazie all'introduzione delle Zone 30 la media era di 7. Nel 2019 non c’è stato alcun pedone ucciso, curiosamente in coincidenza con l’introduzione del limite generalizzato in tutti la città a 30 km/h.


Italia. A Bologna è iniziata una raccolta firme per chiedere di generalizzare le zone con limite a 30 chilometri orari, escludendo viali e assi di scorrimento principali. Milano cerca di diventare sempre più una città a passa d’uomo e per farlo punta forte sulle zone 30. A fine 2018 erano all’incirca 41 per circa 10,5 chilometri di superficie urbana coperta, mentre nel 2022 saliranno a 52 con circa 24,7 chilometri di spazio occupato.

A questo punto viene spontaneo domandarsi: e a Ferrara, città delle biciclette, perché no?




Nota: i testi e le immagini di Ferrara30 sono tratti dalla campagna www.bologna30.it.

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